#Pranzo di Ferragosto
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Il mio ferragosto va che sto facendo il trasloco (di 15 agosto, lo so, è follia) e il mio migliore amico si auto invita a pranzo da me con due poké e due lattine di coca zero. Tra una risata e l’altra ci aggiorniamo sugli ultimi avvenimenti delle nostre vite, dopodiché gli mostro le foto dei giorni passati al lago e lui col suo solito fare principesco se ne esce con un: “comunque valentì, io te lo devo dire, non t’arrabbià ma c’hai proprio un bel culo”.
Di certe affermazioni apprezzo la spontaneità
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Ieri pomeriggio è venuto papà in negozio, a sorpresa. Così. Non che ci sia nulla di strano, ma un po' mi fa sorridere questa cosa. Io e mio padre non abitiamo vicinissimi, lui abita in centro a Roma, io fuori in un paese. È venuto e abbiamo passato il pomeriggio insieme a chiacchierare mentre lavoravo. L'altro ieri mi ha chiamata per chiedermi un consiglio su alcune delicate dinamiche familiari, questa estate siamo stati molto l'uno di supporto all'altro per queste dinamiche micidiali (non si capisce per quale motivo si dice parenti serpenti e non parenti pezzi di merda). Insomma, nell'ultimo periodo sento che i miei consigli sono per lui importanti e di supporto, sento che ha bisogno di sentire la mia campana e questa cosa mi stupisce piacevolmente ancora un po'.
Negli ultimi anni papà si è smussato. Non voglio dire cambiato perché non sarebbe il vocabolo giusto. Si è calmato? Forse. Si è rasserenato? Eh, dai, forse sì. Sì è rassegnato? In alcuni casi sì. Ma sono tutte accezione positive del termine e io sono una vera sega a parlare quindi meglio di così non riesco a spiegarlo. Penso spesso a quando è cominciata questa sua variazione da "orso" a "orsetto" e non so bene a cosa attribuirla. Un misto di pensione/nonnitudine/vecchiaia e di certo la malattia di nonna. Veder passare una donna da totalmente indipendente, dinamica, con una vita così piena e attiva che se solo ci penso io oggi mi viene il fiatone, ad una nonnina con la testa che fugge e si stacca, che ha bisogno di un aiuto pratico per quasi tutto, nel giro di pochi mesi, è stato devastante. Lacerante. Sono convinta che questo lo abbia molto scosso. Come scuote e percuote me, anche solo a scriverlo, con le lacrime agli occhi. Perché mia nonna è il mastodontico perno di questa grande famiglia chiassosa, stronza e dispersa nel mondo, che nonostante tutto amo. Comunque...
Io e mio padre siamo sempre stati connessi. Culo e Camicia. Quando ci chiamavano così io immaginavo un culetto pallido con dei bottoncini attaccati alla pelle (che ero io) e una camicia azzurro chiara che si abbottonava perfettamente su quei bottoncini (che era papà). Eravamo uguali. Fumantini. Forti. Spigolosi. Tuonavamo. Ma anche molto divertenti e buffi. Poi lui se n'è andato di casa e mi ha lacerato il cuore. "La persona che odio e amo di più al mondo", solo così riuscivo a pensare a lui nella mia mente in quel periodo, in quei merdosissimi anni che la mia mente vuole ricordare solo a sprazzi. In quel periodo ho eruttato come un vulcano violento, contro il mondo, ma soprattutto contro di lui. Poi col tempo, ci siamo ritrovati, ritrovati veramente, dentro, perché fuori non ci siamo mai persi. So che il mio giudizio su di lui in quel periodo ha pesato come un macigno, ma è giusto che sia così. Oggi siamo sempre molto simili, ma siamo entrambi cambiati. Io, come lui, mi sono smussata.
Mi piace questa nuova fase della nostra vita dove oltre a figlia che può essere portata in braccio fuori dai rovi come un cerbiatto delicato, sono anche la figlia che hai bisogno di sentire per un parere, quella che parlando, in un continuo brainstorming incasinato e mal parlato, ti fa riflettere e ti apre finestrelle nella mente che tenevi chiuse senza volerlo.
Se penso a questa nuova nostra fase la prima immagine che mi viene in mente è il giorno di ferragosto di quest'anno. Dopo il classico pranzo sotto le montagne, con le tante famiglie della nostra gigante famiglia, tante risate e tanto buon cibo abbiamo portato nonna a riposare e io ho cominciato a pensare ai miei zii, a cosa si stanno perdendo vedendola poco o niente, a come sono lontani, come cerchiamo di includerli e ci scanzano, la scanzano. Ho raggiunto papà, su una panca vista ghiacciaio, e ho cominciato a parlarne con lui, piangendo. Non per me, sticazzi di me, ma per nonna. Ho rotto i miei argini. Ho pianto per tanto tempo, vomitando bile su questa situazione che ci fa stare una merda, urlando e singhiozzando, quando senti la pelle bollente dalla rabbia e gli occhi rossi, con mio padre che mi ascoltava, mi parlava, mi consolava, mi stringeva la mano, guardava le montagne e piangeva. Un triste e rassegnato consolarsi a vicenda.
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Dopo questo pranzo di ferragosto non vorresti fartela leccare?
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Hai visto l'albero nelle storie di Francesca? Chicco andrà a Natale da loro secondo te?
Sì, l'ho visto. Non lo so (?) Quest'anno è un po' complicato rispetto agli scorsi anni. Gli consiglierei di organizzare il pranzo a Torino, fare il padrone di casa e aprire le porte ad entrambe le famiglie😅
Per ora Pasqua e Ferragosto sono stati con la famiglia di Fede, magari Natale tocca ai suoceri in Lombardia??
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Salento, anziano si perde e vaga per 10 chilometri: morto per il caldo e la fatica
[[{“value”:” La sua famiglia lo stava aspettando per il pranzo di Ferragosto, ma Vito Ferrari, di 90 anni,… L’articolo Salento, anziano si perde e vaga per 10 chilometri: morto per il caldo e la fatica proviene da Notizie 24 ore. “}]] Read More [[{“value”:”La sua famiglia lo stava aspettando per il pranzo di Ferragosto, ma Vito Ferrari, di 90 anni,… L’articolo Salento, anziano si perde e vaga…
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Cronache agostane #6
E insomma, si erano pappati pure quel ferragosto. Festa religiosa e civile che, come molti anni addietro gli aveva scritto immalinconita un’amica, in un’email inviata proprio quella mattina, segnava l’inizio della fine dell’estate; da qui la sensazione non esattamente di gioia che in tanti suscitava, per l’imminente rientro nei ranghi di una vita ordinaria e chissà quanto poco soddisfacente. In altri prevaleva viceversa il sollievo del lasciarsi presto alle spalle giornate di caldo feroce, o più ancora giornate capaci solo di intorbidire umori già grigio-bluastri di loro. E lui? Lui se n’era rimasto tranquillo a casa, uscendo giusto per una visita al cimitero e comprare del pesce fritto in quel che rimaneva di un’antica fiera in disarmo in un paese vicino. Il cervello piacevolmente stordito dall’alcol di una birra gelata prima di pranzo, cui si era aggiunto il vino cotto allungato con acqua al momento di mangiare, non aveva provato sentimenti speciali; sudando non poco, benché solo in mutande, si era presto assopito su un divano, mentre fuori cominciavano ad allungarsi le ombre di nuvole imperiose che si levavano dalle vette degli Appennini centrali. E ora era lì, sulla soglia dello studio, sempre in mutande, che osservava quel cielo grigio che prometteva un temporaneo refrigerio.
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Un’estate del secolo scorso
La smania di vedersi grandi conviveva coll’illusione di trasformarsi per magia in maliarde bellissime e irraggiungibili come le dive dei rotocalchi, rincorse da paparazzi, emiri, principi, attori hollywoodiani tra bagni nelle fontane e serate in via Veneto. Un modo per sviare il disappunto di non essere visibili nemmeno agli acneici della porta o della classe accanto. Successe mentre erano lontane. Gilda tornò dalle vacanze, un mese al paese e uno al mare, che sembrava un’altra. Si era alzata e riempita. Non la maggiorata dei desideri, ma ben accentuati e morbidi i fianchi e il seno, assottigliate la vita e le caviglie, allungate le gambe. Il vestito Vichy largo di gonna e un po’ scollato, le scarpe con un accenno di tacco, i capelli in su e cotonati. Una signorina. Fiorenza ci rimase male. Le sembrò, quel cambiamento a sua insaputa, un dispetto personale, un tradimento. Tanto più che si erano sentite per telefono, poco e in fretta in verità, perché il vicino del duplex ci metteva niente a bussare per far liberare la linea, ma un accenno, un piccolo accenno di preavviso che le sarebbe costato? E dire che ne aveva sentito la mancanza e aveva pensato di confidarle gli intrugli che le bollivano dentro, non appena l’avesse rivista. ��Che bello, sei cresciuta anche tu» l’abbracciò Gilda. «Oh, io.» È vero, era cresciuta ma di poco, e sempre come una pianta con poca acqua e cattiva terra. Uno stelo nodoso e ruvido, con le gemme bloccate da un’estate arida di giornate tutte uguali, i suoi che davano ripetizioni dal mattino alla sera, il gelato delle domeniche, il pranzo di ferragosto con la madre lamentosa per la fatica di cucinare con quel caldo, le ore che non passavano nemmeno con musica e libri. E a quelle cinque giornate al mare meglio non ripensarci, che sembravano villeggianti felici e non lo erano neanche un po’, suo padre in spiaggia vestito con la giacca perché tanto non sapeva nuotare, sua madre vestita anche lei che pure sapeva nuotare e le sarebbe piaciuto, ma quando mai mostrare a tutti nudità intime, anche se con abiti prendisole vedo non vedo dava più nell’occhio che in costume come le altre. E le tensioni latenti di troppe occhiate, accentuate dall’atmosfera sovreccitata e confidenziale dei vacanzieri sul pullman del rientro, sarebbero esplose in accuse e litigi appena sulla porta di casa. Fiorenza il costume lo metteva giusto per scottarsi, perché l’acqua era lì, a due passi, ma lei doveva entrarci con parsimonia, appena arrivata no perché sudata dal viaggio, poco prima di pranzo no perché si mangia ben asciutti, dopo sarebbero dovute passare almeno tre ore di digestione ed era il momento di partire. E poi doveva bagnarsi dove si tocca, mentre le sarebbe piaciuto inoltrarsi e sentirsi avvolta e appiattirsi lieve e saltare i cavalloni, come vedeva intorno, stai in riva, non sai nuotare, non farci preoccupare, voglio imparare, non ne vale la pena, io in acqua avevo sempre freddo e battevo i denti, la madre, io non ne sento la mancanza, il padre. Ricordati che hai avuto la polmonite. E poiché il tempo dei castelli di sabbia era finito e sul pattino non poteva andarci da sola, stava la maggior parte del tempo sull’asciugamano ad arrostire al sole che almeno avrebbe ristretto i pori e fatto sparire brufoli e punti neri (ci mancavano solo quelli), a dondolarsi coi twist e i cha cha cha che gridavano dal jukebox, anche se poi si perdeva nel palpitare di Cuandocalienta el sol e nella magia di Moon River. Colazione da Tiffany non l’aveva visto, ma le piaceva l’attrice magra magra magrissima pochi fianchi poco seno, che riempiva le riviste quanto le maggiorate ed era una speranza di charme anche per le minorate piallate paperine come lei. Foto di copertina generata con Copilot per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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oggi ho sia pranzato che cenato, e credo di aver finalmente tranquillizzato mia madre, che giusto l'altro giorno continuava a fare commenti su quanto fossi magra.
avevo una paura fottuta che mi facesse salire sulla bilancia per mostrarle il mio peso, dato che alla sua domanda "quanto pesi?" le ho detto che l'ultima volta che mi sono pesata era stato un po' di tempo fa ed ero 54 kg (il che non è stata neanche esattamente una bugia).
faceva i paragoni tra me e lei, tra la nostra altezza e il nostro peso, e diceva che 54 kg sono troppo pochi dato che lei è più bassa di me e pesa 57 kg (ha un fisico robusto ma non grasso, direi che è la forma a rettangolo del suo corpo a svalutarla molto), e giuro mi sarei messa le mani nei capelli.
non è abituata a vedermi "magra", non mi ci ha mai vista, sono comunque stata normopeso tendente al sovrappeso per tutta la mia vita, tranne dalle elementari addietro dove ero semplicemente sovrappeso, quindi vedermi senza la pancia che pare al 6 mese di gravidanza l'ha spaventata non vedendomi mai con vestiti aderenti o troppo scoperti.
sarà stato semplicemente l'impatto, ma è sicuramente stato meglio mangiare oggi entrambe le volte davanti a lei (ho finito entrambi i piatti pur sforzandomi) piuttosto che vederla obbligarmi a sedermi a tavola quando tutto ciò che voglio è un caffè.
a pranzo ho mangiato una porzione di noodles in brodo a manzo della saikebon, mentre a cena ho mangiato due polipetti medi con sugo di pomodoro Rosina e una fetta di pane fritto spugnata al suo interno.
facendo un conto approssimativo poiché della cena non conoscevo minimamente la grammatura e l'olio per friggere il pane mi sembrava abbastanza, credo di aver assunto tra le 550 kcal e le 700 kcal.
mi sono pesata poco fa a stomaco ancora pieno e senza essere riuscita ad andare in bagno tutto il giorno purtroppo, sono 48,2 kg... levandoci i liquidi credo di stare semplicemente a 48 kg, poi domani vedrò se succede qualche miracolo, che magari il mio metabolismo apprezza, chissà.
spero mi si sgonfi almeno la pancia, che domani sera vorrei uscire e vestirmi in modo carino ora che me lo posso quasi permettere.
dalla settimana prossima poi andrò al mare, e devo assolutamente poter indossare i bikini!
mi mancano meno di 5 kg al mio ugw, sono a poco più di metà strada dato che ne ho persi già 5 in queste due settimane e mezza!
e poi ci sta anche il fatto che ho solo altre due lezioni di pilates davanti, quindi poi continuerò facendo sala, quindi watch me correre sul tapis roulant per un'ora intera, carina e sudata mentre brucio le mie calorie in eccesso inesistenti e sciolgo il mio grasso🤭
dai dai dai che ci sono, sono sul pezzo, sono in gioco al 100%.
avessi messo la testa a posto almeno una settimana prima, a quest'ora sarei stata almeno 2 kg più vicina al mio ugw T~T
ma vabbè, NON FA NIENTEEEEEEEE
queste vacanze partirò col fisico dei miei sogni, e in valigia solo abiti che lo mettano in mostra ad ogni ora del giorno.
questo ferragosto alla nottata ci andrò con solo un bikini e un pareo addosso, ricoperta di brillantini, treccine, un trucco accattivante, il corpo liscio e magro che attirerà anche lo sguardo invidioso della luna.
questo halloween non mi farò un vestito spaventoso per poter mascherare la bellezza di 56,5 kg sotto panni larghi, no, devo mettere la cosa più attillata del mondo ed essere la più attraente, fare invidia alla gente, essere l'ennesima donna che si veste in modo sexy ad halloween come fanno tutte le altre per quell'occasione, cosa che io non ho mai fatto per paura e vergogna.
questo natale sembrerò una vera bimba mentre scarterò i regali, per quanto piccola sembrerò dal mio fisico.
questo capodanno alla nottata sarò quella che si ubriacherà per aver fatto un solo sorso di vino e che verrà presa in braccio più volte da qualsiasi mio/a amico/a per quanto sembro leggera, solo per scoprire che io SONO leggera.
e ci arriverò a quel punto! mi ci vedo chiaramente, come una visione.
è semplicemente il mio destino, e la confidence non mi manca più.
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DESTROYED DEAR DIARY “DDD”
Sto valutando il titolo per il mio libro. avevo pensato a “diario di un ragazzo interrotto” oppure “mio caro diario distrutto” forse opterò per il secondo.
Questo capitolo lo chiamerò i bulli. ormai ci sono tantissimi film e serie TV che trattano di bulli e diciamo che in tutti o gran parte sono presenti.
ma avete mai avuto un bullo in famiglia?
Questo capitolo sarà un workinprogress, si estenderà per tutto il libro. Vi racconto qualche piccolo aneddoto di come mi hanno bullizzato la vita.
Il primo bullo della mia vita è stato mio fratello, maggiore: forse non ha mai accettato il fatto che io sia nato, forse voleva rimanere figlio unico, fatto sta che non mi ha reso la vita facile, ha contribuito a rendermi il casino che sono oggi, e fortuna che esisto ancora😂.
A casa mia ogni cosa che succedeva era per causa mia, e lui non perdeva occasione per rincarare la dose e picchiarmi o farmi picchiare dei miei genitori. Fin qui tutto normale direte, in tutte le famiglie tra fratelli ci si picchia ci si fa gli scherzi ci si odia. Ma la verità è che anche se a casa poteva sembrare una situazione normale, quando ci spostavamo in un contesto fuori casa, mio fratello non mi ha mai considerato come un fratello, mi ignorava, mi odiava.
POV: 🏖️estate. casa al mare. Ci andavamo lì tutti gli anni tutte le estati da quando eravamo piccoli perché i miei nonni avevano comprato questa villetta a schiera.
Nella via dove abitavamo noi conoscevamo praticamente tutti quanti, eravamo diventati una grande famiglia. Tutti gli anni a Ferragosto facevamo una grande festa tutti insieme e allestivamo questa tavolata grandissima, ognuno preparava qualcosa da mangiare e dopo pranzo i ragazzi si dividevano in 2 squadre: squadra dei maschi e squadra delle femmine.
Facevamo un gioco a premi a squadre: ogni squadra doveva creare delle scenette teatrali o ricreare scene di film e metterle in atto davanti al pubblico formato dagli adulti, i quali dovevano poi votare e decretare la squadra vincitrice. durante questo gioco anche gli adulti si esibivano goliardicamente in scenette, gag, canzoni e karaoke. le squadre quindi erano divise per genere, non erano divise invece per età.
Secondo voi io in che squadra ero? io ero sempre nella squadra delle femmine! ma non per mia scelta, anche perché non ci andavo d’accordo, ma perché i maschi non mi volevano con loro. Non c’era un perché, o forse si, ma la cosa più grave è che tra i maschi c’era anche mio fratello che non si è mai degnato di difendermi o di dire agli altri -“facciamolo giocare con noi, facciamolo stare in squadra con noi!”- no! anzi è sempre stato dalla loro parte e mi ha sempre denigrato non accettandomi e lasciandomi sempre da solo. Quindi io praticamente giocavo, quando volevano loro, solo con le femmine. Il più delle volte restavo da solo perché nemmeno loro volevano giocare con me, in quanto non ero una femmina e poiché ero stato scaricato dai maschi non volevano accollarsi il me rifiutato.
Esibizione dei maschi, scenetta di un film mafioso;
esibizione delle femmine: poiché io non ne facevo ufficialmente parte, loro fanno una esibizione tra di loro senza di me, per tenermi in ballo preparano una scenetta tra me e una ragazzina tipo “marito e moglie” che si chiamava ARTURO E EUFEMIA, in cui la moglie è un po’ con la testa fra le nuvole e il marito stanco della moglie che non sa fare nulla, finisce con lo strozzare la moglie.
A fine scena tanti applausi (sono un attore nato, lo so😅) il presentatore della Festa dice -“Danilo perché tu non hai fatto la scenetta con i maschi?”- io senza emettere un suono rimango in silenzio. Avevo 7 anni e non avevo la più pallida idea di cosa rispondere. Le ragazze intervengono prontamente e rispondono -“perché i maschi non non lo vogliono mai con loro e ce lo dobbiamo tenere noi.”-
La festa continuò come se nulla fosse e io feci finta di nulla.
io a 7 anni mi sono sentito dire che i maschi non mi vogliono e le femmine sono costrette a stare con me.
Dopo tempo la situazione diventò proprio ingestibile tant’è che io iniziavo a non uscire più di casa per giocare, ero sempre alla tv, non facevo più nulla, rimanevo sempre da solo perché non voleva più giocare nessuno con me. Alcuni ragazzi andarono addirittura a cercare altri bambini nelle altre strade limitrofe che venissero a giocare con me, ma la cosa non ebbe molto successo.
Inizi ad apprezzare la solitudine, perché ti viene imposta. Nessuno vuole sentirsi solo, figurati esserlo.
Così Sono diventato trasparente, ho iniziato solo ad osservare il mondo, senza creare ombre, e ci sono riuscito!
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Pranzo di Ferragosto con Sant'Egidio, in 400 a tavola per combattere la solitudine
Daniela Pompei “Piu’ persone in difficolta’ con inflazione e senza RDC”source
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Ho dovuto rifiutare una fetta di torta al cioccolato perché ho mangiato troppo al pranzo di ferragosto… non mi pento di nulla ma sono di certo testimone della mia ύβρις
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Bardonecchia si risolleva dal fango che ha invaso la città: “L’estate continua, via libera ai turisti”
DIRETTA TV 15 Agosto 2023 Dopo la colata di fango, il Coc (Centro Operativo Comunale) ha dato il via libera all’arrivo dei turisti a Bardonecchia. Chi è in possesso di prenotazione alberghiera o ha prenotato il pranzo o la cena di Ferragosto può arrivare. 0 CONDIVISIONI “L’estate a Bardonecchia continua. Grazie a tutti per l’aiuto, il supporto e l’impegno”, così dal comune alpino piemontese…
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Idee creative per trascorrere Ferragosto insieme
Il Ferragosto è una festa molto importante in Italia, celebrata il 15 agosto in tutta la penisola. È un momento in cui le persone si godono il bel tempo e trascorrono del tempo con amici e familiari. Ecco alcune idee creative per trascorrere Ferragosto all'aperto con la famiglia: Picnic in campagna Il Ferragosto è un'occasione perfetta per organizzare un picnic in campagna con la famiglia. Si può scegliere un bel prato o una collina panoramica e portare con sé un cestino con cibo e bevande. Si possono preparare panini, insalate, frutta fresca e dolci per un pranzo all'aperto. Gita in barca Se si vive vicino al mare o a un lago, il Ferragosto è un'occasione perfetta per organizzare una gita in barca con la famiglia. Si può noleggiare una barca o un pedalò e godersi il sole e il mare. Si possono portare con sé cibo e bevande per un pranzo a bordo. Escursione in montagna Se si preferisce la montagna, il Ferragosto è un'occasione perfetta per organizzare un'escursione con la famiglia. Si può scegliere un percorso adatto alle proprie capacità e godersi il panorama. Si possono portare con sé cibo e bevande per una pausa pranzo all'aperto. Gioco all'aperto Il Ferragosto è un'occasione perfetta per organizzare giochi all'aperto con la famiglia. Si possono organizzare partite di pallavolo, calcio, frisbee o altri giochi divertenti. Si può scegliere un parco o un prato e godersi il tempo insieme all'aria aperta. Visita a un parco naturale Se si vuole trascorrere il Ferragosto all'aperto in modo educativo, si può organizzare una visita a un parco naturale con la famiglia. Si possono scoprire nuove specie di piante e animali e godersi la natura. Si possono portare con sé cibo e bevande per un pranzo all'aperto. Ci sono molte attività divertenti e creative che si possono organizzare, come picnic in campagna, gite in barca, escursioni in montagna, giochi all'aperto e visite a parchi naturali. L'importante è godersi il tempo insieme e creare ricordi indimenticabili. Foto di StockSnap Read the full article
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Ferragosto '23 @ Fino Beach - Cala Sassari / Golfo Aranci. Il 14/8 Mid Summer Dinner Show, il 15/8 Lobster Merveilles... E due parole con l'art director Nello Simioli
Fino Beach, Cala Sassari (Golfo Aranci) continua a collezionare successi grazie al concetto informale ma altamente qualitativo che ormai lo contraddistingue da anni. L'imperativo categorico di questa crew è regalare ogni attenzione agli ospiti. Il Trio Finetti, Becchetti, Mainardi, coadiuvati dell'art director Nello Simioli, per Ferragosto 2023, ha in serbo due giorni meravigliosi grazie anche al coinvolgimento di Alex Mantovani e dei suoi performer.
Si parte il 14 con il "Mid Summer Dinner Show", una cena spettacolo che metterà in scena la musica dal vivo di Mapo Facchini. Veterano del live show della Costa, nella sua carriera ha fatto ballare i personaggi più popolari e influenti dello showbiz, della finanza e della politica. E non solo: ecco momenti di animazione pirotecnica, trampolieri… e molto altro, con i performers di Alex Mantovani, provenienti dagli show televisivi più visti. E ovviamente, dopo una certa ora, si balla, tutta la notte, a piedi nudi sulla sabbia con i dj set di Simioli, Gass Krupp, Dee Frans e molti altri… sotto le stelle ed i fuochi d'artificio che celebrano la notte più lunga dell'estate.
IL 15 agosto, invece, a Fino Beach - Cala Sassari / Golfo Aranci, ecco l'ormai celebre cena "Lobster Merveilles": l'aragosta regnerà sovrana in tutte le pietanze proposte agli ospiti. E ovviamente, non mancheranno musica dal vivo ed animazione, per un crescendo di emozioni da gustare e vedere, per un'esperienza romantica e indimenticabile.
Fino Beach, a metà strada tra Porto Cervo e Porto Rotondo, anno dopo anno ha conquistato una fascia di pubblico sempre più numerosa ed esigente grazie alla sua anima informale ma altamente qualitativa. L'atmosfera di questa spiaggia 'multiformato' ispira libertà, voglia di relax e allo stesso tempo, occasioni di divertimento puro. Abbiamo chiesto all'art director Nello Simioli di spiegarci meglio questo concetto di beach entertiainment multiformato ideato da lui e supportato fortemente dalla proprietà Finetti, Becchetti e Mainardi.
"Dopo tanti anni di esperienze maturate nei club di tutto il Mondo avevo in mente di creare un format di intrattenimento circolare che abbracciasse le varie fasi della giornata e quindi non si limitasse solo alla 'Notte' ma al contrario, avevo la convinzione che il pubblico di un certo tipo andasse sempre più verso la ricerca di un intrattenimento da vivere durante il giorno", spiega Simioli.
Come è nata l'idea di Fino Beach?
L'incontro con I titolari del Fino Beach è stata la scintilla che ha dato vita a tutto questo. Il beach entertiainment multiformato si concretizza nella continua ricerca di creare occasioni di divertimento in tutte le varie fasi della giornata, garantendo allo stesso tempo libertà, relax ed energia positiva, nel massimo della qualità ristorativa, musicale di intrattenimento e dei servizi.
Non deve essere facile proporre di tutto, a tutte le ore...
E' un'impresa molto impegnativa da parte della gestione, che però anno dopo anno ha conquistato sempre più consensi e oggi con soddisfazione possiamo affermare che il Fino è uno dei beach club più "Cool" d'Italia. Non è un caso che Corona, noto brand di Birra ha scelto proprio noi come unica spiaggia in tutta la Nazione, con cui gemellarsi per l'intero periodo estivo.
Fino Beach propone davvero di tutto...
Assolutamente sì. Al Fino puoi prendere il sole sulle comode sdraio sulla spiaggia o sui lettoni nell'area privè, sorseggiare un cocktail al bar, goderti il pranzo tra cucina mediterranea o nippo brasiliana, puoi farti fare un massaggio rilassante, 'aperitivare’ al sunset, con guest dj molto noti. Non solo: puoi cenare in riva al mare o passare dopo cena per un drink ascoltando ottima musica dal vivo con artisti d'eccezione, assistere a show di animazione messi in scena da veri professionisti. E puoi scegliere la tua confort zone in base ai gusti e al budget sentendoti sempre super coccolato e seguito per ogni tua esigenza.
E' una proposta italiana, ma anche internazionale.
E' uno dei punti di forza di questa realtà. Sei al Fino e ti sembra di stare a Mykonos, Formentera o Ibiza allo stesso tempo, ma sei in Italia a due passi dalla Costa Smeralda, nel mare più bello d'Europa, dove il valore aggiunto non è il guests di turno, ma sei tu e la nostra attenzione nel prenderci cura di te!".
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Ferragosto: Tradizioni Estive e Momento di Ristoro
L'arrivo di agosto porta con sé il tanto atteso Ferragosto, una festa italiana che incarna il calore dell'estate, le tradizioni radicate e un momento di ristoro per molti. Questo giorno, celebrato il 15 agosto, offre un'opportunità per gli italiani di connettersi con le loro radici culturali, godersi il clima estivo e rilassarsi in compagnia di amici e familiari. Le radici del Ferragosto Ferragosto ha radici antiche e affonda le sue origini nell'antica Roma. In origine noto come "Feriae Augusti", questo periodo di celebrazione faceva parte delle ferie estive e delle ricorrenze religiose dedicate all'imperatore Augusto. Durante queste festività, i romani si concedevano una pausa dal lavoro e partecipavano a banchetti, giochi e attività di svago. Le tradizioni del 15 Agosto Oggi, Ferragosto rimane un momento di pausa dal ritmo frenetico della vita quotidiana. Le tradizioni legate a questa festa variano da regione a regione in Italia, ma alcuni elementi comuni emergono in tutto il paese. Una di queste tradizioni è la fuga verso luoghi di vacanza e il godimento del sole e del mare. Le spiagge costiere e le località turistiche diventano particolarmente animate, poiché le famiglie si radunano per trascorrere giornate in riva al mare e godersi il clima estivo. Un'altra tradizione di Ferragosto è il pranzo all'aperto. Molte famiglie si riuniscono per condividere pasti abbondanti e gustosi, spesso a base di piatti tradizionali dell'estate italiana. Il cibo gioca un ruolo centrale in questa celebrazione, e non è raro vedere picnic, barbecue e tavolate all'aria aperta in parchi, giardini e spiagge. Non solo gli Antichi Romani Ferragosto è anche associato a celebrazioni religiose. Il 15 agosto è il giorno dell'Assunzione di Maria, una festa cattolica che commemora l'ascesa di Maria, madre di Gesù, al cielo. In molte città italiane, si tengono processioni religiose e messe speciali per onorare questa festa. Per alcune persone, Ferragosto è quindi sia un momento di svago che di riflessione spirituale. Nonostante le tradizioni radicate, Ferragosto ha subito cambiamenti nel corso degli anni. Mentre in passato poteva essere un periodo di pausa per l'attività economica, oggi molti negozi, ristoranti e aziende rimangono aperti per accogliere i turisti e i visitatori. Tuttavia, l'atmosfera di relax e di connessione con le tradizioni rimane un elemento chiave di questa festività. Ferragosto: un momento di pausa In un mondo sempre più affaccendato e con ritmi sempre più veloci, Ferragosto rappresenta un'opportunità per rallentare e prendersi un momento per apprezzare le gioie della stagione estiva e condividere il tempo con amici e familiari. Che si tratti di una giornata passata in spiaggia, di un pranzo all'aperto o di una partecipazione alle celebrazioni religiose, Ferragosto offre un'occasione per creare memorie indimenticabili e riflettere sulle radici culturali che rendono l'Italia così unica. Foto di Convegni_Ancisa da Pixabay Read the full article
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